Politica
Coronavirus, Pullara: “Se occorre, si usino gli alberghi e gli ex ospedali per l’isolamento”
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Scritto da
Angelo Augusto
“L’utilizzo di strutture funzionali e fruibili presenti sul territorio provinciale per postazioni Covid di isolamento, qualora i posti già creati non dovessero essere sufficienti nel caso della eventuale impennata di contagiati”.
A chiederlo è Carmelo Pullara, vicepresidente VI commissione sanità all’ Ars, con una nota inviata alla direzione generale dell’Asp di Agrigento, all’assessorato alla Salute ed al Prefetto di Agrigento, in coordinamento tra loro per fronteggiare la drammatica situazione legata all’emergenza Coronavirus.
“Esistono strutture – scrive Pullara – funzionali e fruibili già parzialmente attrezzate, ovvero attrezzabili in brevissimo tempo come ad esempio l’Hotel Piccadilly di Licata, l’Ipab Burgio Corsello di Canicattì, l’ex ospedale di Agrigento, ivi comprese tutte quelle strutture tra ipab e case di riposo che insistono sul territorio dei comuni in cui è presente un presidio ospedaliero nella provincia di Agrigento, per postazioni Covid di isolamento, qualora i posti già creati non dovessero essere sufficienti nel caso della eventuale impennata di contagiati”.
“Inoltre – conclude Pullara – vedo grande attenzione, fatto encomiabile, da parte delle forze di polizia locali e sovracomunali che stanno presidiando il territorio effettuando controlli a tappeto per garantire le previsioni di non uscire di casa senza valido e certificato motivo. A tal fine mi permetto di suggerire ai sindaci per quanto attiene alla polizia municipale ed al Prefetto di Agrigento cui compete il coordinamento delle forze di polizia, che per ridurre al minimo il rischio di contagio degli uomini impegnati, si potrebbero utilizzare per il controllo del territorio le moderne tecnologie come per esempio il drone già utilizzato proficuamente nella lotta all’abusivismo, ciò eviterebbe ulteriori pericoli di contagio e sovraesposizione. E’ giusto che la politica faccia la propria parte con la presenza, il supporto ed i suggerimenti del caso”.
“La carenza DPI a partire dalle tute e/o camici di protezione, delle mascherine nelle diverse tipologie chirurgiche, ffp2 ed ffp3 in tutto il territorio nazionale – aggiunge inoltre Pullara – ed in particolare nelle Aziende sanitarie della nostra regione ma anche nel servizio 118 e’ ormai cronica. Avevo, qualche giorno fa, in sede di riunione dell’ufficio di presidenza della commissione sanità con l’Assessorato, suggerito di utilizzare il Centro avanzato di sterilizzazione del Civico di Palermo per la sterilizzazione, per il riuso, del materiale di protezione individuale del personale sanitario (mascherine, tute etc…) e nell’utilizzo del Laboratorio galenico, sempre del Civico, per la preparazione del liquido disinfettante. Ribadisco l’urgenza di questa decisione – conclude Pullara – di cui avevo segnalato la necessità già qualche giorni fa, il cui ritardo non sarà presto giustificabile e che mette a rischio la sicurezza e la tutela degli operatori sanitari siciliani, invito, pertanto, l’Assessorato e la struttura commissariale a procedere senza indugio dando alle aziende indicazioni per non gettare i dispositivi in utilizzo in vista appunto della loro sterilizzazione.”