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Asp e farmacisti

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Tumori alla mammella ed al colon retto, accordo tra Asp e farmacie per fornire i kit per gli esami

L’Asp di Agrigento, d’accordo con i farmacisti di tutta la provincia, intende  potenziare le azioni di screening per la diagnosi precoce dei tumori della mammella, del colon retto e della cervice uterina”.

“Grazie ad un nuovo accordo siglato tra ASP e ATIFAR – Federfarma di Agrigento le farmacie convenzionate presenti su tutto il territorio provinciale – scrive l’azienda sanitaria – amplieranno il ruolo già attivo e determinante che svolgono nelle azioni di informazione e di arruolamento dei cittadini ai programmi di screening. Obiettivo dell’intesa raggiunta dal direttore generale Alessandro Mazzara è quello di perfezionare una serie di azioni congiunte di grande rilievo nell’incrementare la percentuale di adesione alle diverse campagne di monitoraggio”.

“In funzione di quanto messo nero su bianco, l’ASP, attraverso il Centro Gestionale Screening, permetterà alle farmacie l’accesso alle agende di prenotazione dedicate allo screening. Questa opportunità consentirà di ampliare da subito la possibilità di raggiungere i cittadini, verificare che l’anagrafica degli utenti sia corretta ed aggiornata, valutare che sia stata rispettata la periodicità dei test e procedere quindi, ove necessario, alla prenotazione delle visite gratuite”.

“Alla base dell’accordo – scrive ancora l’Asp – vi è la constatazione di quanto davvero strategico possa essere il ruolo giocato dalla rete delle farmacie, presìdi costantemente vicini ai bisogni della gente ed in grado di assicurare una copertura oraria di circa dodici ore al giorno. Le informazioni qualificate offerte dal farmacista assieme ai consigli preziosi che quotidianamente elargisce, possono integrare gli sforzi già intrapresi dall’Asp lungo il percorso della prevenzione. A ciò si aggiunge la possibilità di gestire direttamente il software di anagrafica e prenotazione messo a disposizione dal CGS agendo in maniera istantanea sull’arruolamento dei cittadini”.

“Per ciò che riguarda, nello specifico, il tumore al colon-retto, le farmacie renderanno disponibili agli assistiti i kit – conclude l’azienda sanitaria – per la raccolta del campione necessario alla rilevazione di sangue occulto nelle feci curando, grazie al ruolo svolto dai distributori, anche gli aspetti legati alla riconsegna attraverso un programma dedicato”.

 

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