Politica
Vertice tra il ministro Bellanova e le marinerie, Tardino: “In Europa da mesi seguiamo la vicenda”
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Scritto da
Angelo Augusto
“Mi sento in dovere di intervenire per fare chiarezza su alcune uscite che mischiano provvedimenti normativi diversi fra loro, oltre che annunciare come nuovi impegni del Ministro Bellanova, invero già assunti”.
A scriverlo, in una nota, è l’europarlamentare licatese della Lega Annalisa Tardino, commentando l’incontro dei giorni scorsi tra il ministro Bellanova e le marinerie siciliane.
“Ci fa sorridere – aggiunge Tardino – il tentativo di imbastire tavoli “tecnici” incompleti, quando in Europa c’è un’intera delegazione di deputati siciliani in Commissione Pesca che porta avanti la questione, lavorando nelle opportune sedi istituzionali, e che ha investito delle diverse problematiche il ministro Bellanova e il direttore Rigillo già settimane fa. Beninteso che è giusto dare ai rappresentanti di categoria la possibilità di incontrare la Ministra – anche se pare che alcune sigle siano state escluse – sarebbe stato utile, oltre che opportuno, far intervenire, anche solo per fare un po’ di chiarezza, chi si sta occupando di queste materie. Evidentemente, però, il coordinamento delle forze politiche, soprattutto con quelle che lavorano da mesi nelle sedi adatte, sfugge a chi è sempre in cerca di protagonismo e ritiene importante comunicare prima ancora che fare, e pur sapendo di non poter fare, anche quando si sconoscono dettagli e aggiornamenti”.
“Parliamo, infatti, di due provvedimenti – aggiunge l’eurodeputata licatese – diversi, con due iter diversi. Da un canto il Regolamento n. 2019/982, già entrato in vigore e relativo alle restrizioni per la pesca a strascico nel Canale di Sicilia e, dall’altro, il Regolamento “controlli”, relativo anche all’installazione delle telecamere a bordo, ancora oggetto di negoziato inter-istituzionale e, quindi, non definitivo. Per il primo, abbiamo chiesto di commissionare nuovi studi scientifici al fine di valutare lo stato degli stock del Mediterraneo e di procedere alla revisione della raccomandazione già nel corso del 2020, unica strada possibile. Per il secondo, già da mesi portiamo avanti in maniera compatta una seria opposizione a questa ed altre misure contenute nel Regolamento Controlli, fortemente voluti dalla Commissione europea. Siamo in attesa di ricevere risposte concrete dai tecnici della Commissione, e contiamo di riuscire ad ottenere un testo migliorativo rispetto al precedente. In altri termini, fatti e non solo parole”.
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