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Politica

Dirigenza del Comune, l’amministrazione ha avviato l’iter per tornare ai capidipartimento

Presto tornerà la dirigenza al Comune di Licata.

E’ stato lo stesso ente, infatti, a rendere noto che “con deliberazione adottata ieri dalla giunta comunale, già pubblicata all’albo pretorio online, è stato formalmente avviato il procedimento per la modifica delle disposizioni statutarie per la reintroduzione della qualifica professionale della dirigenza, come apicale delle macrostrutture dell’ente. A conclusione dell’iter procedurale previsto dalla legge, l’approvazione finale della modifica spetterà al consiglio comunale”.

Come si ricorderà, di recente, il consiglio comunale ha approvato un atto di indirizzo, proposto dai consiglieri di opposizione, che di fatto dà il via libera al ritorno della dirigenza comunale che era stata “cancellata” in precedenza. Ora l’esecutivo in carica dà seguito a quanto deliberato dai consiglieri, poi la questione tornerà nuovamente in consiglio per il via libera definitivo.

La vicenda, come è noto, di fatto riguarda il solo dirigente del dipartimento Urbanistica, Vincenzo Ortega, l’unico rimasto in servizio al Comune dopo il pensionamento degli altri. Ortega già da ieri è tornato al lavoro, al momento come componente lo staff del sindaco Pino Galanti. Quando l’iter per istituire nuovamente la dirigenza sarà ultimato, Ortega potrà tornare a fare l’ingegnere capo del Comune.

“Al punto 2 – lettera “A” del deliberato, si dà atto – scrive ancora il Comune – che “con l’entrata in vigore delle presenti modifiche la gestione delle macro strutture del Comune di Licata viene attribuita ai dirigenti, secondo la disciplina propria dei Comuni con personale di qualifica dirigenziale “, mentre la lettera “d” dispone la pubblicità nelle forme di legge dello schema di Statuto Comunale predisposto mediante Albo pretorio, sul sito internet dell’ente all’indirizzo www.comune.licata.ag.it, nonché attraverso gli organi di stampa, presso l’URP nonché apposito manifesto, ai fini dell’accesso dei cittadini, singoli o associati, per presentare eventuali osservazioni o proposte entro trenta giorni dall’avviso”.

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