Politica
Una strada per Craxi, Russotto: “Proporremo l’intitolazione anche per Nilde Iotti e De Gasperi”
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Scritto da
Angelo Augusto
Giuseppe Russotto, presidente del consiglio comunale di Licata, torna ad intervenire sull’ipotesi, avanzata dall’ex amministratore del Comune Mario Augusto, di intitolare una strada a Bettino Craxi.
“Ho accolto la richiesta ricevuta da alcuni simpatizzanti dell’ex Psi, rappresentati dal ragioniere Augusto, di intitolare una strada a Bettino Craxi. Nel farla mia, ho inserito – scrive Russotto in una nota diffusa nel pomeriggio – la richiesta in un discorso più ampio che ho proposto al sindaco che ha come oggetto la promozione, attraverso l’intitolazione di alcune strade del territorio cittadino, del ricordo di alcuni personaggi politici che hanno segnato la seconda metà del 900. Tra gli attori politici del secolo scorso verranno vagliate – aggiunge Russotto – le candidature di Nilde Iotti, primo presidente della Camera donna e storico esponente del Pci, Alcide De Gasperi, storico leader della Dc e fautore della rinascita italiana dopo la seconda grande guerra e, come anticipato da alcuni giornali, anche quella di Bettino Craxi”.
“In particolare su quest’ultimo, pur consapevole che la proposta ricevuta dagli ex socialista sarebbe risultata provocatoria e oggetto di polemiche, ho riflettuto e ritengo che, per quanto la storia recente lo abbia voluto condannare senza appello, vi siano – scrive ancora il presidente del consiglio comunale – dei profili di merito del Craxi statista che non possono essere ignorati. L’interpretazione della figura del primo ministro di Craxi nell’ambito della politica estera ha portato l’Italia a giocare un ruolo di mediatore politico di primo piano in tutto il mondo. Come non ricordare un episodio su tutti, quello di Sigonella, in cui la sovranità italiana venne fatta rispettare come mai prima di allora. Oggi che il nostro Paese è ridotto ad una comparsa all’interno del suo scacchiere naturale, il mediterraneo, penso che anche la figura del Craxi statista, nel quadro della politica internazionale, possa essere ricordata. Sfido anche i più ben pensanti a dire il contrario”.