Politica
Ha votato no alla ricostituzione della dirigenza del Comune, Piera Di Franco: “Ecco perchè”
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Scritto da
Angelo Augusto
Ieri sera in consiglio comunale, Piera Di Franco, consigliere che di recente ha lasciato la maggioranza che sostiene il sindaco Pino Galanti, ha votato no all’atto di indirizzo che propone la ricostituzione della dirigenza del Comune.
Stamani Piera Di Franco ha diffuso una nota per spiegare le ragioni del suo voto.
“Leggendo – scrive Di Franco – questa proposta di delibera, la frase che più spesso ho incontrato è: “la motivazione non è richiesta per gli atti normativi e per quelli di contenuto generale”. Da ciò capisco che basta che una parte di opposizione composta da 6 persone (3, o meglio, 1 delle quali ha già dichiarato pubblicamente di volere presentare una mozione di sfiducia nei suoi confronti, sindaco Galanti) rilevi che “la difficoltà nella quale versano gli uffici comunali risente della mancanza di un adeguato numero di figure apicali in grado di assumere il carico di responsabilità in un comune oggi in gravi difficoltà, anche in base ai numerosi pensionamenti già avvenuti ai quali si aggiungeranno altri nei prossimi mesi” per portare in fretta e in furia questo consiglio a decidere di fare un passo indietro rispetto ad una decisione sofferta che lo stesso consiglio aveva già preso mesi fa”.
“Premetto – aggiunge Piera Di Franco – che io allora non votai la delibera 28 perché assente per motivi di salute e premetto che non avevamo di certo bisogno di questo input dall’opposizione per toccare con mano il fallimento di quella che doveva essere la svolta nel sistema burocratico di questo Comune. Ma ciò che oggi dobbiamo chiederci è: chi ha fallito veramente? Era davvero sbagliata la decisione presa in precedenza dal consiglio o non si è saputa portare avanti? Quali sono i veri motivi di questo fallimento? Oggi io sono qui per dire no a questa proposta. Oggi mi si chiede di votare un atto di indirizzo e non una delibera vera e propria”. “Questa amministrazione – conclude la consigliera – deve smetterla di sperare che ci sia sempre qualcuno pronto ad indirizzarla in un verso o in un altro. Al contrario, deve essere lei a guidare questo paese in un verso o in un altro. Quando mi verrà proposta una delibera ben motivata e verrà data la possibilità a questo comune di tornare alla dirigenza avendo un minimo di almeno 3 dirigenti in modo da poter garantire la rotazione, cosi come impone la normativa per l’anticorruzione, quando e solo se ci sarà un bilancio che permetterà tutto ciò, io potrò valutare questa opportunità”.