Politica
Ipotesi di revoca della delibera 50, Pullara: “Chiederò un’ispezione delle istituzioni preposte”
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Scritto da
Angelo Augusto
“Non si riesce, non penso di essere il solo, a comprendere quale è la motivazione che spinge l’amministrazione Galanti e la sua giunta a proporre la revoca della famigerata delibera 50 e la reintroduzione delle figure dirigenziali al Comune di Licata, ciò non solo dopo l’approvazione degli atti di modifica statutaria, ma anche dopo le diverse dichiarazioni precedenti e successive a tale modifica nonché gli atti consequenziali posti in essere”.
A scriverlo, in una nota, è Carmelo Pullara, capogruppo di Autonomisti e Popolari all’Ars.
“Sono stato – aggiunge Pullara – fin da subito a favore di questa importante riforma, che da un lato consente un notevole risparmio economico e dall’altro una migliore organizzazione, attraverso una spalmatura delle responsabilità per assicurare una risposta più efficace ed efficiente alla città. Al Comune, per un’azione efficace ed efficiente, sarebbero serviti almeno 4 dirigenti con una ulteriore spesa annua di circa 300mila euro, somma che il Comune di Licata non è nella possibilità di sopportare”.
“Ci si chiede – aggiunge Pullara – quale forza tanto determinante possa esserci dietro un cambio così radicale di un’idea e di una visione politico -amministrativa, semmai è questa la chiave di lettura di questo ennesimo cambio di direzione. All’amministrazione Galanti è bastata una semplice lettera di sei consiglieri di opposizione, un parere del nuovo segretario comunale, che nel frattempo ha sostituito il precedente, per dare il via a questo dietrofront che presenta tanti, troppi lati oscuri, soprattutto sul piano amministrativo ma anche quasi marginalmente sul piano politico. Infatti per quest’ultimo aspetto se la minoranza riesce a fare cambiare idea sic ad una amministrazione ed una maggioranza bulgara, politicamente, ritengo che chi ha torto si deve fare guidare da chi ha ragione, cioè la minoranza deve andare a governare e la maggioranza Galanti con la sua giunta dovrebbero andare a casa”.
“Si andrà fino in fondo alla questione – conclude Pullara – per capire se è configurabile un danno erariale o di abuso d’ufficio da parte di qualcuno. Ricordo a me stesso che, questo ente ha tenuto a riposo, pagandolo per non lavorare, l’unico dirigente posto in mobilità dopo la modifica dello Statuto comunale, ed in un contesto in cui le condizioni economico-gestionali del Comune si sono ulteriormente aggravate decide, oggi, di rimetterlo in servizio ed anzi prenderne forse altri. Non escludo di richiedere l’avvio di apposita procedura di verifica e ispezione da parte delle istituzioni politiche ed amministrative regionali ma anche da parte della Commissione antimafia regionale e nazionale al fine di fare luce su diversi episodi”.