Attualità
Luigi Di Maio: “Non ci sono due Italie, avremo per Licata la stessa attenzione avuta per Venezia”
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Scritto da
Angelo Augusto
Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e leader del Movimento Cinque Stelle, nell’aula consiliare del Comune lo ha detto forte e chiaro: “Non ci sono due Italie, bisogna che ce ne convinciamo tutti. Non ci sono Italie di serie A, B o addirittura di serie C. Per Licata avremo, e lo stiamo già dimostrando, la stessa attenzione riservata a Venezia”.
Accompagnato dal vice ministro di Infrastrutture e Trasporti, Giancarlo Cancelleri, e dall’ex sindaco di Licata Angelo Cambiano che ora collabora a Roma col vice ministro, Luigi Di Maio è arrivato al municipio alle 9 in punto. Ad attenderlo, oltre ad un gruppo di attivisti pentastellati licatesi, c’erano il sindaco Pino Galanti, gli assessori, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Russotto e molti consiglieri comunali. Presenti in gran numero le forze dell’ordine.
Nell’aula consiliare il sindaco ha ribadito che “questa amministrazione comunale non ha alcun colore politico, non ha appartenenze. Io lavoro ogni giorno nell’esclusivo interesse della città che amministro. I problemi sono tanti, ma siamo pronti a collaborare. Abbiamo già iniziato a farlo con il dottor Angelo Cambiano a proposito dei fondi da tempo destinati al dissesto idrogeologico di Licata”.
Proprio sui 30 milioni di euro si è soffermato Giancarlo Cancelleri.
“Sono affezionato a Licata – ha detto il vice ministro – anche perchè i miei genitori hanno qui, da sempre, una casa e collabora con me Angelo Cambiano. Abbiamo letteralmente “tirato fuori da un cassetto della Regione”, i 30 milioni di euro che per affrontare l’emergenza idrogeologica di Licata erano stati stanziati con una delibera del 2016, e poi dimenticati. E’ pronto un protocollo di intesa con l’Anas, la Regione ed il Comune per dare il via ai lavori subito. Comune ed Anas lo hanno già firmato, mi auguro che la Regione Siciliana lo faccia già domani”.
Luigi Di Maio ha concluso il suo intervento, rispondendo alle domande dei consiglieri comunali Peruga e Scrimali, con una battuta: “E’ il mio primo question time in un consiglio comunale”. Prima, però, aveva detto ciò che pensa a proposito dell’emergenza, che riguarda la Sicilia intera e non solo Licata.
“La situazione è grave – ha detto il ministro – in tutto il Sud Italia e non si può certo pensare che i Comuni la risolvano con le proprie risorse. Ma il Governo è pronto a mettere a disposizione dei Comuni la struttura nazionale, i propri mezzi. La Sicilia ha lanciato l’allarme, chiedendo lo stato di emergenza che in Consiglio dei Ministri abbiamo dichiarato giovedì scorso, 15 giorni prima che si verificassero i problemi di Venezia. Bene, non è possibile che per questa terra non si abbia lo stesso interesse mostrato per Venezia. Dobbiamo smetterla con l’Italia di A, B ed in qualche caso di serie C”.
Di Maio ha poi annunciato che “il Cdm ha già stanziato per l’emergenza maltempo in Sicilia 10 milioni di euro, ma ci saranno altri fondi. Però, visto che dobbiamo fare i conti con i cambiamenti climatici, bisogna uscire dalla logica dell’emergenza. Bisogna pensare a progettazione e capacità di spesa. Siamo pronti a collaborare con tutti gli enti, qui a Licata lo stiamo già facendo. I tecnici della Protezione Civile nazionale stanno già eseguendo i sopralluoghi qui a Licata, considerate che le strutture del governo sono a vostra disposizione. La nostra collaborazione non mancherà mai”.