Cronaca
Straordinario intervento dei medici di mezza Sicilia, salvata la vita ad una bambina licatese
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Scritto da
Angelo Augusto
Una bambina licatese, di 2 anni, deve la vita allo straordinario sforzo prodotto da medici di mezza Sicilia (letteralmente) che hanno fatto l’impossibile per soccorrerla in tempo.
A raccontare questa storia, su Facebook, è stato il medico Mario Visaloco, partendo da quanto hanno fatto i sanitari del pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata.
In un lungo post, pubblicato ieri, Visaloco racconta cosa è accaduto.
“Nella notte tra ieri e oggi (scrive Visaloco) giunge in pronto soccorso una piccola bambina di appena 2 anni. Dopo una prima valutazione viene subito inviata presso la Pediatria del mio presidio ospedaliero. Da questo momento si attiverà una macchina del soccorso che ha dell’incredibile. Realizzate immediatamente – si legge nel post del medico – le gravissime condizioni cliniche della piccola paziente, fino ad allora, asintomatica con una normale vita, vengono subito allertati i colleghi della Rianimazione e della Cardiologia. La piccola paziente aveva una gravissima insufficienza respiratoria. Da questo momento i colleghi di guardia della notte, dopo aver stabilizzato la bambina, si attaccano al telefono e cercano supporto considerando che il mio è un “piccolo” ospedale di provincia che con i mezzi che ha fa tutto (e davvero, anche di più) quello che può”.
“E allora risponde – aggiunge il medico – la #CO118 che invia immediatamente l’elisoccorso con un team di rianimatori ed infermieri che arrivano in ospedale velocemente. Ma non basta. La bambina non era ancora in condizioni di totale sicurezza per poter volare. L”#ISMETT di #Palermo suggerisce l’intervento dei colleghi della Cardiochirurgia di #Taormina (l’unica presente da Napoli in giù). Ma non è finita qui. Da Taormina a #Licata ci sono quasi 230 km di macchina e ovviamente non è tutta autostrada. Nel frattempo l’#elisoccorso presente a Licata è dovuto ripartire per un altro soccorso e non poteva quindi recarsi a Taormina a prelevare l’equipe di colleghi che era nel frattempo pronta a partire”.
“Si opta quindi – continua a raccontare Visaloco – per l’unico mezzo possibile: l’#ambulanza. Ma non da soli. Una staffetta della #PoliziadiStato ha scortato in emergenza i colleghi che in un tempo brevissimo sono arrivati pieni di zaini, attrezzature di ogni tipo, in Pronto Soccorso. Siamo già alle 08:20 di mattina. Accolgo, insieme al collega smontante dalla notte, al collega di guarda insieme a me, la nostra squadra di infermieri, il team di Taormina con grande gioia e felicità nonostante il momento drammatico e ci spostiamo pieni di ogni speranza nella sala operatoria dove la piccola era intubata. Il compito dei #Cardiochirurghi era quello di ottenere un accesso venoso e arterioso (recuperato attraverso i vasi del collo) per sostituire con una macchina sofisticatissima i polmoni della bambina e quindi filtrare il sangue. L’#ECMO si chiama (la cosiddetta “circolazione extra-corporea). L’elisoccorso quindi che fino ad allora era impegnato in un’altra emergenza ad Ustica, una volta liberatosi, parte per l’ISMETT di Palermo, recupera il Perfusionista e l’ECMO di Palermo adatto al volo, e trasporta macchina e collega a Licata”.
“Il Presidio Ospedaliero di Licata è stato dunque il punto di incontro – si conclude il post del medico – tra ISMETT di Palermo e Taormina. I due poli opposti della #Sicilia, insieme a Licata. Il tutto, in assoluta emergenza anche se le condizioni della bambina erano stabili ma pur sempre gravissime. Nell’attesa dell’arrivo dell’ECMO da Palermo, a Licata non si restava certo con le mani in mano. #Anestesisti, #Rianimatori, #Cardiologi, Cardiochirurghi, #Radiologi, #Pediatri, Medici dell’Emergenza del Pronto Soccorso erano a lavoro. Inizia il delicato intervento e arriva l’ECMO. Si recuperano tutte le sacche di sangue disponibili ed utili a riempire la macchina. L’intervento prosegue senza alcun intoppo e inizia a funzionare tutto. Pochi minuti dopo, la bambina in circolazione extra-corporea, viene trasferita presso l’#elipista di Licata e decolla alla volta di Taormina dove al momento è ricoverata in prognosi riservata. Questa è l’esatta cronologia di come si sono svolti i fatti. Non un racconto di sciocco vanto perchè in fin dei conti, tutti abbiamo solo fatto il nostro lavoro, ma il merito, per l’organizzazione di tutto va ai colleghi di guardia notturna che hanno realizzato a Licata qualcosa di incredibile. Ognuno ha fatto la sua parte e certamente grazie all’intervento della CO118, dell’ISMETT di Palermo e dei fantastici e gentilissimi colleghi di Taormina, dal piccolo centro sperduto di Licata, è partita una macchina del soccorso mai attivata prima e che, si spera, mai più debba esserlo. Alla piccola paziente, alla sua famiglia, vanno le speranze e gli auguri di pronta guarigione di tutto un ospedale e certamente anche di più”.