Cronaca
“Guidavano tenendo il cellulare in mano”, maxi multa della polizia stradale per 87 persone
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Scritto da
Angelo Augusto
Guidavano e tenevano in mano in cellulare per parlare.
E’ questa l’accusa che la polizia stradale di Agrigento rivolge a 87 automobilisti che sono stati multati “per uso non corretto dei cellulari alla guida”.
Si tratta del bilancio delle operazioni che la Stradale ha condotto nel periodo compreso tra il 16 ed il 22 di settembre sulle strade dell’agrigentino.
E’ stata introdotta anche una novità.
“Tispol (Network europeo delle Polizie Stradali) ha svolto – scrive la Questura – una nuova campagna europea per la sicurezza stradale, denominata “Focus On the Road”, nel periodo 16-22 settembre 2019, volta a reprimere l’utilizzo non corretto delle apparecchiature elettroniche durante la guida dei veicoli a motori, mezzi pesanti compresi. La distrazione alla guida è diventata, infatti, negli ultimi anni la principale causa di incidenti stradali, soprattutto tra i più giovani. Per tutta la settimana sono state condotte verifiche sulle principali direttrici della Provincia di Agrigento ad opera degli equipaggi della sezione Polizia Stradale di Agrigento: in totale sono state accertate ben 87 specifiche sanzioni ai sensi dell’art.173 cds, per uso non corretto dei cellulari alla guida”.
“Sono stati svolti, altresì, durante la settimana, incontri presso scuole secondarie superiori – aggiunge la Questura – per sensibilizzare i giovani sul tema della sicurezza stradale”.
Ed ecco i risultati che la Stradale ha ottenuto con i controlli sulle strade nell’ultimo week end.
“Nello scorso fine settimana, nell’ambito di specifici servizi finalizzati al contrasto alle cosiddette “stragi del sabato sera”, le pattuglie dipendenti questa sezione – scrive ancora la Questura di Agrigento – accertavano che 3 conducenti guidavano in stato di ebbrezza alcolica. In particolare, i 3 conducenti venivano deferiti alla locale Procura della Repubblica, durante i posti di controllo effettuati ad Agrigento. Si tratta di una ragazza di Ravanusa e di due ragazzi di Favara e Delia”.