Attualità
Agricoltura, arrivano 100 milioni di euro per sostenere le aziende
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Scritto da
Angelo Augusto
Pronti cento milioni di euro per sostenere le aziende agricole siciliane.
Ad annunciarlo è stato Vincenzo Carlino, dirigente dell’Ufficio intercomunale agricoltura di Licata, annunciando per le 17 di domani, nella sala convegni del Carmine, un incontro informativo sulla sottomisura 4.1 del Psr Sicilia 2014/2020, ”sostegno agli investimenti nelle aziende agricole”.
“La sottomisura – si legge nel comunicato stampa – ha come obiettivo l’ammodernamento del sistema produttivo agricolo ed agroalimentare, attraverso un sostegno per le imprese agricole che realizzano investimenti materiali o immateriali volti al miglioramento globale e al riposizionamento delle stesse sui mercati. La dotazione finanziaria del presente bando è di 100.000.000 di euro e si applica alle aziende dell’intero territorio Siciliano. Le istanze di partecipazione al bando potranno essere presentate entro il 10 aprile prossimo”.
Ecco le spese ammissibili: “acquisto e costruzione di beni immobili al servizio delle attività di produzione, di allevamento, di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli; acquisto terreni agricoli, per un valore complessivo non superiore al 10 per cento della spesa ammissibile dell’intero progetto; realizzazione di nuovi impianti di colture poliennali. Interventi di miglioramento fondiario, spianamenti, spietramenti, canali di scolo, recinzioni, viabilità aziendale ed elettrificazione. Costruzione di serre, serre tunnel, tensio-strutture per la coltivazione di prodotti ortofrutticoli e floro-vivaistici. Costruzioni – aggiunge Carlino – o riattamenti di strutture aziendali destinati per gli allevamenti, acquisto di macchine, impianti ed attrezzature nuove, per lo stoccaggio, la lavorazione e la trasformazione dei prodotti agricoli. Realizzazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili. Il livello contributivo è pari al 50 per cento del costo dell’investimento ammissibile, che può arrivare sino al 60 per cento qualora gli investimenti vengono proposti da giovani imprenditori, o vengono realizzati in aree svantaggiate”.