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Allaccio abusivo alla rete idrica

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I furti d’acqua lasciano Licata a secco, il sindaco scrive ai prefetti di Agrigento e Caltanissetta

Continuano a registrarsi, purtroppo, furti di acqua lungo la condotta idrica Gela – Licata e ciò finisce per provocare disagi nella distribuzione. Proprio oggi il Comune ha reso noto di “avere appreso da Girgenti Acque, che la fornitura idrica destinata al serbatoio “Safarello”, è notevolmente ridotta, si parla di un ben 90% rispetto a quanto dovrebbe normalmente confluire, per cause da appurare ma, probabilmente legate al fenomeno dei furti mediante appresamenti abusivi lungo la condotta di adduzione”.

Preso atto di questa situazione “il sindaco Giuseppe Galanti, ha chiesto l’intervento di Sicilia Acque – aggiunge il Comune – al fine di potenziare la fornitura di acqua del serbatoio S. Angelo, in modo da limitare i disagi a carico della popolazione, residente che, con nel periodo estivo è di gran lunga superiore al normale per la presenza di migliaia di turisti e di emigranti tornati per le ferie”.

“In particolare i quartieri oggi maggiormente danneggiati per la carenza di acqua sono – aggiunge il Comune – i due Villaggi e la zona orientale del centro abitato, il quartiere Fondachello Playa. Il fenomeno dei furti d’acqua, tra l’altro, è stato già oggetto di attenzione nel corso del vertice tenutosi il 13 giugno scorso presso la Prefettura di Caltanissetta, alla presenza, oltre che del Prefetto Bertone e del collega Caputo, Prefetto di Agrigento, dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine, del Capo di Gabinetto dell’Assessorato Regionale all’Energia e dell’Ati Idrico di Agrigento. Durante quell’incontro, il Gestore di Sovrambito, Siciliacque ha avuto modo di dichiarare che gli ammanchi arrivano, a volte, anche a 120 litri al secondo. Le forze dell’ordine che negli anni passati si sono occupate di detta problematica, hanno amaramente dovuto ammettere che gli interventi, anche severi, effettuati, hanno prodotto risultati del tutto insoddisfacenti e quelli di un certo rilievo sono stati effimeri, perchè di brevissima durata e soltanto nei pochi giorni durante i quali si sono effettuati indagini e controlli. Copia della lettera inviata oggi a Siciliacque, per conoscenza, è stata inviata anche ai prefetti di Agrigento e Caltanissetta”.

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