Attualità
Rifiuti, Galanti e Pira: “Il conferimento a Trapani aumenta i costi e rallenta il servizio di raccolta”
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Scritto da
Angelo Augusto
Dallo scorso 21 di giugno, dunque già da otto giorni, buona parte delle 45 tonnellate di rifiuti che sono prodotte ogni giorno a Licata, devono essere conferite a Trapani (il resto ad Alcamo). A deciderlo è stato il dipartimento Rifiuti della Regione Siciliana che, di fatto, ha “chiuso” per Licata, e per altri centri, la discarica di Lentini, costringendo il Comune a trasferire i rifiuti fino a Trapani, con un viaggio che gli autocompattatori compiono in circa 6 ore all’andata e altrettante al ritorno.
“E’ quasi inutile ribadire – affermano insieme il sindaco Pino Galanti e l’assessore all’Ambiente Antonio Pira – quanto una simile situazione finisce per danneggiarci. Intanto dal punto di vista economico: a Trapani il costo del conferimento aumenta di circa 80 euro a tonnellata, rispetto alla discarica precedente. Senza contare che i maggiori chilometri, rispetto a Lentini, che separano dalla nostra città costituiscono un altro, notevole, incremento dei costi. E ciò, inevitabilmente, finisce per aggravare i costi della Tari”.
“Ovviamente – aggiungono Galanti e Pira – tale condizione ha provocato i disagi che viviamo ormai da una settimana. I nostri mezzi impiegano molto più tempo per raggiungere Trapani, perciò i rifiuti rimangono più a lungo per strada, e proprio per questo abbiamo adottato la misura dello stoccaggio temporaneo, di poche ore, della spazzatura, prima di caricarla sui mezzi in partenza per Trapani”.
Al pari di quanto ha fatto il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, anche gli amministratori di Licata hanno deciso di scrivere all’assessore regionale ai Rifiuti per chiedere di “avere chiarimenti sulle ragioni della decisione che finisce per penalizzare Comuni come il nostro. E’ necessario uniformare, nei limiti del possibile, i costi di conferimento nelle discariche, per garantire a tutti gli enti la possibilità di sostenere i costi del servizio”.