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Tari, “Licata Libera”: “Perchè non si applica la decurtazione per il periodo di mancata raccolta?”

L’associazione “Licata Libera” interviene sulla Tari.

“In data 9 novembre 2018, tramite una conferenza stampa, il sindaco di Licata Giuseppe Galanti – scrive il gruppo – e l’assessore in carica al bilancio Domenico Raneri (persona già preposta a curare il bilancio comunale dal commissario straordinario Brandara nel 2017) dichiaravano: “Ci siamo semplicemente attenuti alla delibera commissariale dello scorso marzo che stabiliva la Tari per il 2018, provvedendo di fatto a stampare le bollette, la legge non ci consente di fare altro”. Ci chiediamo, pertanto, il perché un’amministrazione del popolo (come spesso viene definita da esponenti dell’attuale esecutivo sui social), non venga incontro ai cittadini, applicando un articolo del regolamento comunale (nello specifico articolo 23 comma 9) sulla Tari, decurtando del 100% tale imposta per il periodo in cui non è stata effettuata la raccolta dei rifiuti. Durante tale periodo, che va da settembre 2017 a febbraio 2018, l’azienda sanitaria locale ha inviato ben 19 lettere, che attestavano l’emergenza igienico – sanitaria, causata dalla mancata raccolta dei rifiuti”.

“Il gruppo autonomo Licata Libera, insieme al Comitato Civico Fondachello – Playa, mesi fa, portò avanti una raccolta firme (circa 2800), che venne presentata all’allora commissario del Comune, Brandara, allo scopo di far applicare l’articolo 23 comma 9, senza però, ottenere risposte concrete, solo promesse. L’attuale amministrazione, nel frattempo, ha deciso di notificare ai cittadini bollette Tari, con un aumento di circa il 40% rispetto allo scorso anno, controfirmando di fatto una delibera stabilita dal commissario mesi fa. Vorremmo capire – aggiunge Francesco Russo, presidente di Licata Libera – come sia possibile che l’amministrazione attui un così corposo aumento sulle imposte Tari, dimenticandosi di applicare quello che di fatto è un diritto dei cittadini. Rimaniamo fiduciosi che qualcosa in merito venga fatta, dato che a piangere le conseguenze di tali scelte, sono solo ed esclusivamente i cittadini licatesi”.

 

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