Politica
In primavera si voterà per le Province, Pullara: “Finalmente si torna ad un’azione di governo”
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Scritto da
Angelo Augusto
“Oggi, probabilmente, dopo avere la scorsa settimana approvato tutti gli articoli del disegno di legge, l’Assemblea Regionale Sicilia approverà la legge sui Liberi consorzi, che traghetterà la Regione siciliana fuori dalla palude entro cui era stata gettata del precedente governo”.
Ad annunciarlo è Carmelo Pullara, capogruppo di Popolari e Autonomisti all’Ars.
“Il passato è stato caratterizzato – secondo Pullara – dall’abbandono di servizi fondamentali, come le strade, la scuola, l’assistenza ai diversamente abili, il turismo e dalla noncuranza con cui sono stati trattati gli operatori dei settori interessati, sempre più frustrati. Ora, la gestione di tutti questi servizi sarà accentrata e presidiata ad un organo intermedio competente. Le Province, finalmente, saranno governate attraverso un modello elettivo. Non secondo un modello di democrazia perfetta, come da me auspicato, ma attraverso delle elezioni di secondo livello, in linea con il dettato nazionale ed indipendentemente dalla volontà dell’Ars, che vedranno i consiglieri comunali ed i sindaci impegnati nell’elezione degli organi di governo degli enti di area vasta”.
“Comunque, il risultato è stato raggiunto, un risultato da me fortemente voluto essendo questo – aggiunge il deputato regionale licatese – un tema affrontato sin dai primi giorni della mia campagna elettorale. Cessa il periodo di ultrattività commissariale e prende vigore una non più rinviabile azione di governo, perché si dica basta al prelievo forzoso e si ridia dignità amministrativa agli enti che ancora oggi si vedono impegnati nell’assicurare i servizi essenziali per il territorio e per la popolazione. E’ stata proposto, in deroga alla Legge Delrio, che possano essere eletti presidente della provincia, i sindaci della provincia il cui mandato scada non prima di 12 mesi (non 18 come da Legge dello Stato) dalla data delle elezioni. Queste ultime si terranno tra il 15 aprile ed il 30 giugno del prossimo anno in una domenica non interessata da elezioni amministrative”.