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Il sindaco replica al ministro Centinaio: “Grazie, ma oltre alla speranza ci serve collaborazione”
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Scritto da
Angelo Augusto
“Grazie, signor ministro, per la simpatia che accorda a Licata per le sue vacanze, ma le chiediamo di più della speranza: ci collabori”.
E’ in questo modo che il sindaco di Licata, Giuseppe Galanti, ha replicato al ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, che con un post su Facebook aveva esaltato le potenzialità di Licata (dove è stato in vacanza nei giorni scorsi), ma ha criticato l’eccessiva presenza di rifiuti e di ingombranti.
“Sono felice e onorato – aggiunge il sindaco rivolto al ministro – di averla avuta in visita, per qualche giorno, a Licata. Mi sono insediato da appena due mesi e, come ha potuto constatare anche lei, i problemi da affrontare quotidianamente sono molti, cosa per la quale io e la mia giunta siamo costantemente al lavoro. Anche l’ABC, in un paese abbandonato da anni dalla grande politica, è difficile da attuarsi in così poco tempo….Ma attorno a me c’è il massimo impegno, la professionalità di uomini prestati alla politica, che con determinazione e competenza lottano con una grave situazione debitoria, poche risorse umane a disposizione, ed una differenziata pari allo zero”.
“Stiamo investendo tempo e lavoro – aggiunge il sindaco Galanti – e chiediamo, proprio a lei, ministro Centinaio, un concreto supporto per il rilancio di questa città che conosce e gradisce. Vorremmo cioè, che lei non sperasse soltanto, ma collaborasse attivamente per lasciare un segno concreto della sua simpatia per Licata e questa gente. A tal proposito la informo che abbiamo elaborato il progetto per la diga Gibbesi, che darebbe il giusto sostegno ai singoli agricoltori e a tutte le imprese agricole che patiscono la carenza d’acqua nelle campagne. Un’opera strutturale come questa darebbe linfa vitale per tutto il territorio agrigentino: da anni insieme al neo eletto deputato alla Regione, Carmelo Pullara, gridiamo il nostro allarme per la siccità della terra e la spietata concorrenza dei prodotti agricoli stranieri che sviliscono ulteriormente le nostre primizie. Uniamo le forze di tutti, deputati regionali, sindaci, uomini di governo e deputati vari, per superare l’emergenza. Ed un suo intervento in merito, sarebbe certamente più efficace di ogni vaga speranza”.