Attualità
Nel 1625 liberò la città dalla peste, oggi Licata si ferma per onorare il patrono Sant’Angelo
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Scritto da
Angelo Augusto
Festa solenne, oggi a Licata, in onore di Sant’Angelo, protettore della città.
Le celebrazioni estive ormai vanno avanti dal 1625, quando i licatesi si rivolsero al frate carmelitano martirizzato 400 anni prima, per implorarlo di scacciare la peste dalla città. Il miracolo avvenne e da allora Sant’Angelo, oltre che il 5 maggio, viene ringraziato la prima domenica dopo Ferragosto.
Ecco il programma: alle 10 la benedizione dei bambini votati al santo. Alle 11 nel santuario di Sant’Angelo la messa solenne concelebrata dal clero cittadino alla presenza di tutte le autorità. Alle 12.30, al termine della sfilata per le vie del centro, la benedizione dei “muli parati” in piazza Sant’Angelo. Alle 18.30 il Rosario e le preghiere al santo. Un’ora dopo la messa con la partecipazione dei devoti a Sant’Angelo che risiedono in Italia ed all’estero.
Alle 20 il momento più atteso della giornata: l’urna con le spoglie del frate carmelitano, condotta a spalle da portatori scalzi, uscirà dal santuario e percorrerà le vie del centro storico ed i corsi principali fino a notte fonda, quando avverrà il ritorno in chiesa. Poi i tradizionali fuochi d’artificio.