Storie
Sbarco Alleato del ’43, sappiamo davvero tutto? Scoperte carte che “riscrivono” alcuni episodi
-
Scritto da
Angelo Augusto
La ricostruzione storica di quanto accaduto dopo lo sbarco Alleato a Licata, avvenuto all’alba del 10 luglio 1943, potrebbe presentare qualche “smagliatura”?
E’ il dubbio che si pone il Fondo Librario Antico di Licata, diretto da Angelo Mazzerbo, che questa sera ha pubblicato un mandato di pagamento del Comune, datato febbraio 1944, relativo a dei lavori di pittura.
Bene, il post, carte alla mano, qualche dubbio lo fa venire, ed è lo stesso Fondo Librario Antico a spiegarlo.
“Vi presentiamo – scrive il Fondo – un paio di documenti inediti (un preventivo e un mandato di pagamento) riguardanti l’ordinaria amministrazione civile americana a seguito dello sbarco Alleato. Sono documenti semplici, per qualcuno di secondaria importanza, ma abbiamo forti dubbi su quanto abbiamo scoperto durante le ricerche”.
“Licata, 5 – 26 Febbraio 1944. Antonio De Caro – scrive il Fondo -presenta un preventivo di Lire 378 (colori e manodopera compresi), per dei lavori di pittura (stampigliatura scritta A.M.G. da realizzare su camion e sulle vetture per il servizio comunale. Nello specifico: 11 camion per i servizi comunali; 2 vetture per i Carabinieri Reali; 1 vettura per il capitano Wendell Philips che sostituì da qualche mese il maggiore Frank Toscani.
Il Comune di Licata, accetta il preventivo ed emette il relativo mandato di pagamento di Lire 378”.
“Abbiamo ravvisato – scrive il Fondo – una incongruenza di date tra quanto riportato dagli storici e quanto riportano i documenti che vi abbiamo presentato. Se il capitano Wendell Philips ha lasciato l’amministrazione degli affari civili di Licata verso la fine del 1943 come mai nel febbraio del ‘44 viene emanato un mandato di pagamento per la realizzazione della scritta A.M.G. sull’auto di servizio a sua disposizione?”.
Poi il Fondo Librario Antico parla della passione del capitano Philips per l’archeologia e pubblica dei link con reperti che lo stesso ufficiale Usa “ha acquistato – specifica la casa d’aste – durante il suo servizio in Sicilia”.
“Chissà – conclude il Fondo Librario Antico – se alcuni di questi meravigliosi reperti inseriti nel catalogo della Hixenbaugh Ancient Art di New York provengono da Licata”.
(Foto Fondo Librario Antico FB)