Storie
Sapete tutto su Filippo Re Grillo, “padre” del teatro di Licata? Ecco le “carte” del Fondo Antico
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Scritto da
Angelo Augusto
Il teatro comunale “Re Grillo” di Licata venne inaugurato nella primavera del 1922 ed ancora oggi porta il nome del geometra Filippo Re Grillo che si occupò di progettarlo e realizzarlo.
Ieri sera, sulla pagina Facebook del Fondo Librario Antico, struttura diretta da Angelo Mazzerbo, sono state pubblicate le “carte” relative all’inizio dei lavori per la costruzione del teatro, ma anche una dettagliata biografia di Filippo Re Grillo, autore dei progetti di molte, splendide, ville liberty realizzate a Licata nei primi anni del ‘900.
Ecco cosa scrive il Fondo Librario Antico:
“Vi presentiamo – si legge nel post – qualche carta “autografata” dal geometra “Filippo Re Grillo”, con tanto di logo e ragione sociale dello studio tecnico che era ubicato nella centralissima Piazza Elena di Licata. I documenti ci “parlano” dell’incarico di progettista e di direttore dei lavori affidato a Filippo Re Grillo; dell’incarico di assistente alla direzione dei lavori affidato a Nicolò Scicolone e per ultimo dell’appaltatore Schembri Vincenzo. Le carte sono di facile lettura, per cui, almeno per questa volta, evitiamo di darvi la trascrizione”.
“I testi che seguono – aggiunge il fondo – sono stati estratti dalla rivista: Geocentro Magazine, periodico bimestrale dei Geometri e Geometri Laureati Maggio – Giugno 2012 Anno IV n. 21. Vita e opere di Filippo Re Grillo: Filippo Re Grillo nacque a Licata il 12 Maggio 1868 da
Francesco e da Grazia Grillo, primo di due figli.
Nel 1885, quando aveva 17 anni, si trasferì a Palermo
per frequentare il Regio Istituto Tecnico; ma prima di
completare il corso di studi in Agrimensura, che durava
quattro anni, fu chiamato a svolgere il servizio di leva nel
9° Reggimento Bersaglieri.
Il 30 Ottobre 1889 fu dichiarato idoneo al grado di
Sottotenente di complemento; dopo il congedo militare
riprese gli studi, consegui l’agognato diploma e frequentó
l’Accademia di Ingegneria.
Nel 1893 decise di abbandonare gli studi universitari, probabilmente per motivi economici; quindi inizio
a lavorare, svolgendo l’attivita di Agrimensore, che
attualmente viene definito Geometra.
Nel 1894 si sposó con Rosina Muscia, ma purtroppo
l’anno successivo rimase vedovo.
Cominció ad esercitare la professione non solo a Licata,
ma anche nei centri limitrofi: Campobello di Licata,
Ravanusa, Naro, Canicatti, Palma di Montechiaro; più
che altro eseguì perizie nelle numerose miniere di zolfo
attive in quel periodo.
Il 18 Luglio 1896 si sposó in seconde nozze con Concetta
Muscia, sorella di Rosina; da questo matrimonio
nasceranno quattro figli: Dora, Guido, Ines e Rosa.
Dopo qualche anno oltre al lavoro e alla famiglia cominció
a dedicarsi attivamente alla vita politica di Licata, infatti,
nel 1900 fu eletto consigliere comunale e mantenne questa
carica ininterrottamente fino al Gennaio 1919; peró in
realta ha svolto le mansioni di consigliere fino all’Aprile
1915, perche il mese successivo è stato richiamato alle
armi per l’avvento della Prima Guerra Mondiale.
Con l’inizio del nuovo secolo, Filippo Re Grillo inizia
anche l’attività di progettista, infatti, nel 1900 progetta la
villa del Cav. Angelo Sapio Rumbolo.
Questa splendida villa, che nel 1903 è stata impreziosita
dagli affreschi del pittore palermitano Salvatore
Gregorietti, gli consentì di affermarsi professionalmente
dimostrando le sue qualita di progettista e di direttore dei
lavori.
Nel 1902 progettó un’abitazione per la famiglia di
Francesco Grillo, nei pressi della chiesa di S. Maria la
Vetere.
Il 10 Agosto 1902 venne eletto a far parte della
Commissione per la compilazione del Regolamento
Edilizio di Licata, insieme ai Geometri: Giuseppe Vella,
Vincenzo Dainotto, Antonio Scrimali e Giuseppe
Granone.
L’anno successivo ha progettato la ristrutturazione del
palazzo dell’Onorevole Arturo Verderame, le cui stanze
subito dopo i lavori furono affrescate dal Gregorietti.
Nello stesso periodo eseguì qualche piccolo lavoro nella
villa del Barone Ignazio La Lumia.
Il 17 Marzo 1905 una frana in via Garibaldi danneggió la
raffineria La Lumia, provocando 17 morti tra gli operai;
Re Grillo fu incaricato di progettare la ricostruzione degli
edifici danneggiati, questi lavori furono eseguiti tra il
1906 ed il 1908.
La sua conoscenza architettonica si arricchiva con
i frequenti viaggi che egli svolgeva, sia in Italia che
all’estero: 1901 a Tunisi, 1903 a Milano, 1909 a Roma e
La Spezia, 1911 a Torino, etc.
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Filippo Re Grillo agli albori del 20° secolo si puó
considerare il principale progettista operante a Licata
ed essendo un momento economico particolarmente
favorevole per la citta, la sua produzione architettonica
ebbe un incremento notevole, infatti, nell’arco di pochi
anni progetta e dirige i lavori delle seguenti opere:
1906, villa Ernesto Verderame a Monte Sole;
1907, palazzo di Roberto Verderame in piazza
Progresso;
1908, abitazione per la sua famiglia in piazza Elena;
1911, tombe gentilizie appartenenti alle famiglie
Bonsignore e Vella.
Tra il 1912 ed il 1915 eseguì diverse stime e lavori negli
edifici di proprieta della Congregazione di Carita e
nella raffineria Verderame; inoltre, progettó il palazzo
Liotta in piazza Gondar e la ristrutturazione della casa
Vella in corso Serrovira.
Nella casa Vella sono interessanti le ringhiere in ferro
battuto dei balconi, che presentano un motivo floreale
molto simile a quello nella Casa Re Grillo ubicata in
piazza Elena.
Nel 1913 riceve dal Consiglio Comunale di Licata
l’incarico di redigere un progetto per un edificio
scolastico in collaborazione con l’Ingegnere Roberto
Verderame; di questo progetto non si hanno notizie,
probabilmente e stato accantonato per il sopraggiungere
dell’evento bellico.
Nello stesso anno presenta un’istanza per ottenere in
locazione i locali comunali per la ricostruzione del
Teatro cittadino.
Le opere preparatorie per la costruzione del Teatro,
appaltate al Capo-Maestro Vincenzo Schembri, furono
realizzate nel 1912.
Durante la Prima Guerra Mondiale, fu richiamato alle
armi con il grado di Tenente assegnato il 5° dipartimento
Fanteria a Girgenti; l’anno seguente fu promosso
Capitano, addetto alla sorveglianza dello stabilimento
ausiliario della societa “Imprese elettriche” a Palermo.
Al termine del conflitto Re Grillo, tornato a Licata, si
disinteressó della politica e si concentró più che altro alla
costruzione e gestione del Teatro.
il 10 Ottobre 1919 ottiene in locazione, i locali Comunali
destinati alla ricostruzione del demolito Teatro, per la
durata di 29 anni.
In campo professionale, nel periodo successivo alla Prima
Guerra Mondiale, eseguì solo qualche lavoro come la
sopraelevazione della casa Biondi in piazza Elena; ció
è dovuto anche al fatto che il benessere economico,
derivante dall’estrazione e dal commercio dello zolfo, era
diminuito sensibilmente, e ció si ripercuoteva in tutti i
settori economici della citta, fra i quali l’edilizia.
Il Teatro Re durante la proiezione di un film “Domenica
13 Aprile 1930 alle ore 20.00 è stato invaso da un pauroso
incendio che ha provocato 15 giovani vittime e 9 feriti”;
l’intera cittadinanza partecipó al luttuoso avvenimento,
ed anche il Comune, che si fece carico delle spese per i
funerali e le sepolture dei defunti.
Logorato nell’animo e nella mente da questo tragico
incidente, Filippo Re Grillo morì un mese dopo, il 16
Maggio 1930 all’eta di 62 anni”.
A proposito del teatro, il Fondo Librario Antico scrive: “Filippo Re Grillo fin da giovane ebbe la passione per il
teatro, infatti nel sul “libro contabile” scolastico si evince
che durante il periodo in cui studiava a Palermo, spesso
si recava a teatro.
Nel 1906 ha redatto il progetto per la ristrutturazione e
l’ampliamento del teatro esistente a Licata, costruendo
anche un modello ligneo in scala 1:50.
Questo plastico è curato nei minimi particolari,
addirittura nel foyer vi ha costruito una porticina che
ricorda molto la porta con vetri decorati del palazzo
Verderame.
Inoltre ha fatto stampare un opuscolo per promuovere
la costruzione di tale opera, nel quale ha descritto il
progetto ed ha formulato una proposta per renderlo
realizzabile dal punto di vista economico, dato che il
Comune non aveva fondi per costruire quest’opera,
ritenuta di lusso.
Tra il 1912 ed il 1914, furono eseguiti i lavori occorrenti
al Palazzo Municipale, con annesso il vasto magazzino
ex teatro, provvedendo alle riparazioni necessarie;
nel contempo si realizzarono le opere preparatorie per
la futura costruzione, consistenti nelle fondazioni e
l’elevazione del primo livello.
Nel 1919 Re Grillo ha edificato, su un’area ceduta dal
Comune per ventinove anni, il teatro che ha preso il suo
nome.
La struttura della sala è quella tipica a ferro di cavallo e
comprende: platea, due ordini di palchi e loggione.
Il Teatro Re venne ultimato nel 1921 e inaugurato dalla
compagnia lirica C. Abramonte e C. , direttore d’orchestra
il cav. Franz Morosoni, con la traviata di Verdi, il don
Pasquale di Donizetti e il Barbiere di Siviglia del Rossini,
rappresentati dal 25 Febbraio al 12 Marzo 1922.
Il Teatro Re divenne un punto di ritrovo per la raffinata
borghesia licatese; in seguito, però, l’esercente dovette
adeguarsi alla novità, ossia le proiezioni cinematografiche;
infatti, in una dichiarazione autenticata alla pianista
Saverina Vitali nel 1924, Re Grillo nomina il locale:
Cinema-Teatro, nonostante nell’intestazione risulti
ancora Teatro Re.
Purtroppo, il 13 Aprile 1930 mentre si proiettava un film,
un pauroso incendio provocò 15 vittime.
Negli anni Settanta fu affidato in gestione e funzionò
qualche anno come cinema comunale; alla scadenza del
contratto rimase chiuso nuovamente.
Recentemente sono stati ultimati i lavori di adeguamento alle nuove norme di sicurezza, riconsegnando il Teatro Re alla cittadinanza e alla sua attività naturale”.