Dal Partito della Rifondazione Comunista, guidato da Gianluca Mantia, arriva l’appello ai consiglieri comunali di Licata a non votare il bilancio di previsione.
“A nostro avviso – si legge in una nota – il bilancio non deve essere votato perché: la spesa della gestione rifiuti rimane uguale, infatti il millantato risparmio non esiste e soprattutto non si concretizza sulla bolletta dei cittadini; nessuna diminuzione di spesa e di richiesta di risarcimento nei confronti di Girgenti Acque; nessun investimento e/o programmazione sull’utilizzo di energie rinnovabili; nessuna programmazione per la creazione di posti di lavoro. E’ palese – aggiunge Mantia – il futuro depotenziamento dei servizi sociali”.
Secondo Rifondazione comunista, inoltre, “650 mila euro per continuare le demolizioni sono uno schiaffo alla popolazione tutta, mascherato da obbligo mai dimostrato”. Secondo Mantia, inoltre, “non è pianificato il rientro del dovuto (5,5 milioni) da parte del porto turistico. Il bilancio viene presentato, in emergenza, a gennaio 2017 mentre doveva essere discusso in maniera collegiale nella primavera 2016 dalle forze politiche tutte e dai cittadini”. “Facciamo appello ai consiglieri ricordando loro – conclude Rifondazione comunista – che le scelte che faranno ricadranno anche su di loro in quanto cittadini. Chiediamo a gran voce dimissioni ed elezioni”.