Cronaca
Otto marzo, tre aree della villa comunale “Regina Elena” saranno intitolate ad altrettante donne
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Scritto da
Angelo Augusto
Alcuni spazi della villa comunale “Regina Elena” saranno intitolate, in vista dell’8 marzo, a delle donne. A deciderlo è stata Maria Grazia Brandara, commissario straordinario del Comune, che ha accolto le proposte di Ester Rizzo, referente del Gruppo toponomastica femminile, e della presidente del Cif Donatella Tealdo. Inoltre l’area principale della villa si chiamerà “Piazzetta Otto Marzo”.
Ecco a chi saranno intitolati i tre vialetti del parco: “Emanuela Loi”, vittima della mafia nell’attentato al giudice Borsellino del 19 luglio 1992; “Clotilde Terranova”, nostra concittadina perita nell’incendio della fabbrica Triangle di NewYork, del 25 marzo 1911; “Alina Condurache”, giovane ragazza rumena vittima di femminicidio a Palma di Montechiaro, il 3 dicembre 2014”.
“Con piacere – è il commento di Maria Grazia Brandara – ho accolto l’invito rivoltomi dalle due rappresentanti delle associazioni licatesi promotrici dell’iniziativa, in quanto degne di attenzione e di lode, anche in considerazione del fatto che i nomi proposti riguardano tre figure femminili, tutte morte in giovane età, a causa di modalità e circostanze diverse. Tre donne accomunate soltanto da una morte violenta: Emanuela Loi, servitore dello Stato, vittima della mafia; Clotilde Terranova, giovane emigrata licatese in America, vittima di un tragico incendio nel posto di lavoro; ed infine, Alina Condurache, vittima di femminicidio uccisa nelle campagne della vicina Palma di Montechiaro. Intitolare alcuni spazi in uno dei luoghi maggiormente frequentati della città, e dai giovani in particolare, ritengo sia – conclude il commissario – una delle migliori forme di promozione di figure esemplari, per indurre a meditare sulla figura delle donna, e su alcune problematiche dei nostri tempi, il senso del dovere, la tragedia del lavoro, il fenomeno del femminicidio”.