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La polizia con le donne

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“Se ti ricatta…non è amore”, anche a San Valentino la polizia rimane accanto alle donne

“Se ti ricatta … non è amore. Se minaccia te o i tuoi figli … non è amore. Se ti isola, umilia, offende …non è amore. Se ti perseguita con mail e sms ossessivi ….non è amore. Se ti prende con violenza quando non vuoi … non è amore. Se ti chiede “l’ultimo appuntamento” …non è amore”. Se ti uccide …non è amore”.

E’ lo slogan scelto dalla Polizia di Stato, nel giorno di San Valentino, per stare ancora più vicino alle donne con la campagna “…questo non è amore” che prevede in tutte le province italiane camper, pullman, gazebo e altri momenti d’incontro “volti – scrive la questura di Agrigento – a rompere l’isolamento e il dolore delle vittime di violenza di genere, offrendo il supporto di un’equipe di operatori specializzati, in prevalenza composta di donne e formata da personale di Polizia specializzato, da medici, psicologi e da rappresentanti dei centri antiviolenza”.

Nella nostra provincia, per tutta la giornata del 14 febbraio, un gazebo sarà allestito nel centro commerciale “Valle dei Templi” di Agrigento. Ci saranno funzionari e personale della Divisione polizia anticrimine della squadra mobile, insieme agli esperti della Rete Antiviolenza.

“Un’idea, quella del progetto camper contro la violenza di genere – aggiunge la questura – che ha consentito di contattare migliaia di persone, in maggioranza donne, diffondendo informazioni sugli strumenti di tutela e di intervenire su situazioni di violenza e stalking che diversamente sarebbero potute rimanere ingabbiate nel dolore domestico. La flessione negli ultimi due anni dei delitti tipici (dai femminicidi, alle violenze sessuali, dai maltrattamenti in famiglia agli atti persecutori) non ferma l’impegno di prevenzione: non solo perché il numero assoluto delle vittime continua ad essere inaccettabile, ma perché l’esperienza di polizia e delle associazioni da tanti anni impegnate su questi temi mostra l’esistenza di un “sommerso” che troppo spesso non si traduce in denuncia”.

(Foto cn24tvtv.it)

 

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