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Il palazzetto dello sport “Nicolò Fragapane” ancora non riapre, cinque società in rivolta
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Scritto da
Angelo Augusto
Società sportive licatesi in rivolta contro la mancata riapertura del palazzetto dello sport “Nicolò Fragapane”. Ormai da diverse settimane la struttura è stata chiusa dal Comune per inagibilità ed all’incirca 500 ragazzi, di cinque società, non hanno più un posto dove allenarsi ed in cui disputare le gare interne. Gare che, dopo la pausa natalizia, stanno per riprendere, con il serio rischio che vengano perse a tavolino dai club licatesi perché senza un parquet nel quale ospitare gli avversari.
“Mentre il Palafragapane ha ancora i lucchetti serrati – scrive su Facebook Angelo Cellura, presidente della Limpiados volley – ci apprestiamo a giocare in trasferta la gara di campionato prevista in casa. Grazie agli amici di Porto Empedocle è stata effettuata l’inversione di campo, ma prima o poi le gare casalinghe dovremo giocarle. Mentre la burocrazia fa il suo lento corso le 5 società stanno facendo salti mortali per rimanere in vita, sprecando energie e risorse economiche non indifferenti. Intanto è stata rinviata la gara casalinga del 5 gennaio dell’under 18 femminile. Le 5 società con i loro soci gradirebbero delle risposte e non delle promesse. Non ci basta l’impegno verbale, ci basterebbe capire se e quando la situazione si può risolvere”.
“Oggi – gli fa eco Francesca Muscarella, anima della polisportiva Guidotto di pallamano femminile – non ci siamo allenati. Nessuna notizia da parte dell’amministrazione comunale. Per favore, so che state lavorando ma almeno una frase, una parola una stretta di mano, che ci possa tranquillizzare”
Per Roberta D’Addeo, tecnico dell’Halikada di pallamano “è stato il capodanno più brutto in assoluto. Dalla fine del 2017 non è cambiato nulla. Leggo tante belle frasi: ti auguro tanta serenità, che il nuovo anno ti porti quello che desideri. Ma domani, quando i miei ragazzi e i miei gruppi dei piccoli mi chiederanno, quando e dove ci alleniamo, capiranno che il 2018 non ha portato nessun cambiamento e che tutto è rimasto come prima”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Rossella Porrello, anche lei tecnico dell’Halikada: “hanno spento le luci – scrive – di quello che è stato il luogo di nascita, crescita, è soprattutto di formazione di bambini, ragazzi, uomini e donne, atleti del nostro territorio. Il mio palazzetto, dove ho giocato, combattuto, pianto, riso, ma soprattutto luogo dove ho imparato che bisogna combattere sempre e arrendersi mai”.
(Foto Limpiados Volley FB)