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Massimo Ingiaimo

Politica

Massimo Ingiaimo attacca Renzi: “E’ venuto ad Agrigento senza ascoltare alcuno di noi”

“Mi fa piacere che con la visita di Renzi ad Agrigento si sia tornato a parlare di lotta alla mafia, ricordando il sacrificio di un uomo giusto quale era Rosario Livatino, morto semplicemente perché faceva con competenza ed onestà il suo lavoro. Mi spiace che il viaggio in treno di Renzi, che qui in treno non si fa, non sia stato un momento d’ascolto della gente, dei militanti e dei dirigenti di partito di questo territorio. Eppure in provincia di Agrigento i problemi certo non mancano e per fortuna neppure gli esempi positivi”.

A scriverlo, in una nota in cui non risparmia critiche al segretario nazionale del Pd, è Massimo Ingiaimo, ex segretario del partito a Licata.

“Quelli che organizzano le primarie, che tengono aperte le sezioni, che cercano i voti alle elezioni avremmo voluto parlare – aggiunge Ingiaimo -con il nostro segretario ed esporre le questioni, capire come riorganizzarci dopo le regionali. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha parlato dei provvedimenti del suo ministero ma Renzi, non più da Presidente del Consiglio, ma da segretario nazionale del Pd, viene in provincia per ricordare Livatino, ma non incontra nessuno, non ascolta nessuno, non dice una parola sulle questioni che riguardano la vita dei cittadini in questo territorio, dell’emigrazione, della depressione economica, della fame di lavoro, del futuro delle nostri comuni, delle province, del patrimonio artistico, delle nostre coste e dell’abusivismo”.

“A che serve – conclude l’ex segretario del Pd di Licata – venire 15 minuti senza ascoltare e dire nulla su tutto ciò? Come si combatte davvero la criminalità organizzata? Cos’è qui cultura della legalità? Rendere omaggio alla memoria di Livatino è doveroso, ma basterà qui a farci vincere le elezioni?”.   

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